Marketing: come tenersi aggiornati e restare focalizzati in un mare di informazioni


Problema > ci sono troppe informazioni
Processo > uso strumenti digitali per raccoglierle e darci un senso
Soluzione > sono sempre aggiornato, pronto, e ho idee fresche


OBIETTIVO: imparo a collegare diverse fonti per produrre conoscenza per me e per gli altri.

BENEFICIO: rimango sempre aggiornato sul mercato e riesco a dare un senso a tutto ciò che succede (relativamente al mio progetto).

PERCHè: siamo immersi nelle informazioni, viviamo nell’information age. Quindi cosa serve? Servono strumenti in grado di collegare il mare di informazioni e darci un significato.

STRUMENTO: Posso usare Google Notebook per raccogliere fino a 50 fonti diverse (documenti, pdf, siti, video da Youtube) e poi dialogare con Gemini (AI di Google) per far partire un processo di significato. Il bello è che Google Notebook è collaborativo quindi chiunque abbia un account gmail può entrare e collaborare. Per chi fa Marketing è uno strumento indispensabile.

COME FARE: ogni giorno salvo le fonti rilevanti a quello a cui ho in mente (un progetto, il mio lavoro attuale o futuro, la mia idea di business etc) e le porto dentro al grande raccoglitore Google Notebook. Una volta la settimana scrivo un post che è il risultato della ricerca.

COSA FACCIO IO: ogni mattina (o quasi) leggo (intendo leggo i titoli e poi gli articoli che mi interessano) il Sole 24 Ore (versione pdf del cartaceo), l’Arena (versione pdf del cartaceo), la app del New York Times, la app dell’Economist, e una volta la settimana la app del New Yorker. Salvo tutto e poi uso per i vari progetti. C’è un po’ di lavoro è vero, ma è il modo migliore per tenersi perfettamente aggiornati. L’output è un articolo, un post, un link inviato ad uno studente, un pdf girato ad un cliente, un input dato ad un collega. Qui di seguito una pagina di esempio dal Sole. Lettura, sottolineatura, raccolta (3 articoli rilevantissimi in questa sola pagina!)

CRITICHE: serve un po’ di tempo. Serve costanza. Occorre trovare un output altrimenti il lavoro sembra inutile. I giornali e le app costano (Sole + Arena + Economist + New Yorker + New York Times insieme fanno circa 100 euro al mese di abbonamenti. Eh bisogna limare da qualche altra parte..).

IN AULA: a lezione (Laurea Magistrale in Economia, indirizzo Marketing, Università degli Studi di Verona dove ho tenuto il corso Digital Business nel primo semestre 2024/2025) ho invitato Nicola Zago, che ci ha parlato di Google Notebook e ha fatto fare agli studenti una ricerca per una presentazione da fare ad un investitore nel settore immobiliare: cercare fonti, inserirle in Google Notebook, estrapolare significato usando l’AI.

CONCLUSIONE: ci sono troppe informazioni online, il mondo è iperconnesso, si soffre di FOMO (fear of missing out), succede di tutto e potenzialmente potremmo sapere tutto. E invece non sappiamo niente perché siamo in overloading di infomazioni (information overload): per questo serve chiarezza, semplicità, significato.

Un piccolo lavoretto quotidiano, un enorme risultato.

Nella foto Nicola Zago. Oltre ad essere un amico, è una persona con grande visione.