I ricordi godono di una certa gravità.
Più ci rimugini e più loro si alimentano. E crescono e cambiano e vivono di nuovo.
Come una tela del compianto Lucian Freud, i personaggi sono tutta autonomia, peso, confini di pelle e carne.
Si, perché i ricordi come le tele sono fatti di carne e a provare a cancellarli ti tagli.
E allora la rivedi correre e affoghi negli occhi chiusi. E non sai cambiare vita perché i ricordi non ti mollano.
Ma basta imparare ad ignorarli, a girarsi dall’altra parte per cambiare strada e innamorarsi di nuovo.
Svegliati presto al mattino, la luce sorpresa dell’alba ricuce ogni ferita.