Una pizza non è una casa

Bum!

Sono usciti i dati Istat sul biennio 2008-09 riguardo alla situazione economica del Paese.

Bum-Bum!

Due milioni di italiani sono disoccupati.

Due milioni sono rassegnati.

Due milioni sono giovani che non studiano nè lavorano.

In tutto fa il 10% della popolazione. Sicuramente è un numero ottimista.

E chi trova un lavoro? Quasi il 50% dei giovani lo trova a tempo determinato: 3 – 6- 12 mesi. E poi?

Ba-Bum!

In Italia il lavoro nero e la famiglia sono sempre stati un’ancora di salvataggio.

La famiglia risparmia(va) quindi il figlio può permettersi di uscire a mangiare la pizza.

Il lavoro nero è talmente generalizzato che chiunque o quasi può permettersi di andare a mangiare la pizza.

Ma una pizza non è una casa. La pizza la mangi stasera e la digerisci domani. Una casa ce l’hai e ci magni quante pizze vuoi con gli amici.

I risparmi degli italiani non sono mai stati così bassi dagli anni 90. Perché la situazione non esplode?

I tagli alla Fincantieri ammontano a 2500 posti di lavoro su 8200. A Castellammare di Stabia e Genova le proteste sono degenerate in tafferugli e feriti. Lì la situazione è esplosa.

Io credo che noi siamo generalmente un po’ addormentati. L’energia si muove in altri corpi. Non ce ne accorgiamo fino a che la situazione non ti esplode addosso.

Bum!

Ora il Ministro Tremonti promette a giugno 40 miliardi di euro per cercare di bilanciare il deficit e il Pil (ricordiamo che noi come Paese siamo costantemente in rosso) entro il 2014.

Ma questo è ancora un modo per mettere benzina in un motore vecchio che se non sarà cambiato farà: Bum!

Solo tre punti:

1. Rapidità nel processo ideazione – realizzazione (se l’attuale grado di burocrazia è a 100, portarlo a 20)

2. Meno pressione fiscale per i giovani imprenditori (non 50% ma 10% se crei lavoro per altri)

3. Per favore credere nei trentenni che hanno idee e volontà

Se questi punti non sono importanti, è meglio andarsene.

L’italia è bellissima, ma il Mondo è grande.