In Cina mio fratello è figlio unico

Alberto è appena tornato dalla Cina.

Magicamente il salario minimo di un lavoratore di Shanghai è passato da 160$ a 240$.

Si chiede se il motivo sono le prime manifestazioni in città.

Il governo cinese ha un controllo molto forte sull’informazione, ma questo non significa che la popolazione non sia al corrente – ad esempio –  di quanto sta succedendo in Nord Africa.

Lee dice che il cinese non è un tipo da rivoluzione.

Andrea, che vive ora al sud, a Zhongshan, dice che per almeno altri due o tre anni la situazione rimarrà quella attuale perchè i produttori cinesi non possono permettersi di non ricevere ordini dall’Occidente.

Questo perchè il 90% della popolazione è povera (la stima è di 1,35 miliardi di persone a 200 euro al mese) e non può permettersi consumi interni oltre alle prime necessità.

Lui stima che ci siano almeno 200 milioni di sommerso: popolazione che non esiste, non registrata, senza diritti.

Questi sono i figli nati dopo il figlio unico (in Cina esiste la politica del figlio unico dal 1979 da una legge di Deng Xiao Ping).

Le famiglie pagano una multa per la nascita di un figlio oltre al primo, e per non pagare la multa per la mancanza di soldi, il figlio o i figli non vengono denunciati.

La multa è di circa dieci mila euro, come per un italiano 50 – 70 mila euro. Un ricco può permetterselo, il 95% della popolazione no.

Cosa succederà nei prossimi due o tre anni?

E nei prossimi due o tre mesi?