Nel silenzio si balla bene

Non sei tu a scegliere l’estate ma è lei che ti si fa attorno, ti circonda e lancia addosso cicaclii e foglie tremanti.
Manca poco al ritorno, al lavoro, alla sveglia delle sette.
Ma lasciami queste ore, trovarmi di fronte ad una libreria, non tanto fornita, spolverare le copertine e riscoprire vecchie poesie, lontanissime nel tempo eppure sempre qui in attesa.
Apro questo libro che crocchia un benvenuto. Che libro è? Cerco un albero e mi siedo. Mi sembra impossibile sedermi qui sull’erba, come fosse proibito, e invece è cosí semplice, permesso.
Sono piccole poesie, lasciano molto spazio al vento, non chiedono.
Quando mi alzo sento di doverlo condividere, scrivere. Perché scrivere qui è l’unico modo per dirlo. Senza telefoni, auto e orologi, battere parole sulla tastiera.
Tip, tap. Nel silenzio si balla bene.

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