Lucio quando canta, canta davvero

C’era neve fuori. Fischiava un vento leggero. E tu dentro sdraiato su un tappeto ruvido. La tua ragazza ti tiene la mano. Altra gente, la maggior parte dei quali non sai manco il nome. Bottiglie di Havana svenute agli angoli della stanza. Posacenere stracolmi di mozziconi infilati come aghi.

Domenica mattina, verso mezzogiorno. Ti sei fidato. Ti hanno detto di portare il sacco a pelo. Hai ventanni o qualcosina di più. Ieri sera ti sei ubriacato ma non stavi bene. Perchè? Non ti fidavi della tua ragazza? E stanotte abbiamo dormito incastrati nel sacco a pelo. Faticavo a respirare. E altre cinque, sei persone nel buio strusciare i piumoni. Come Moby Dick, l’hai sognata inghiottita dalle coperte. Ma al mattino lei era ancora lì. Di fianco a te. I suoi capelli biondi sui tuoi occhi appiccicati.

E ora? La domenica ha un gusto amaro quando bevi. Ma c’è musica. La musica che ti ha svegliato. Lucio Dalla. Lui ha capito. La sua voce ha capito che cosa vuoi dire. La sua voce segue tutti i tuoi pensieri. No, non mettere stop. Mi piace. Ciao.

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