E terremoto sia

E terremoto sia.

Lungo la costa delle ossa sfolgora un brivido. Hai voglia di una scossa che faccia crollare tutto per ripartire di nuovo.

Crrrrr! Senti il pavimento che scricchiola? Brrrrr! La lampadina immobile nella stanza che oscilla come in sogno? Vrrrrr! Aiuto cade tutto!

Prima o poi il cambiamento arriva quindi cosa aspettare? Vedo tante persone che hanno voglia di un terremoto.

Il terremoto quando arriva fa male. Di solito si soffre perchè le cose che avevi si rompono, cadono e si frantumano, riattaccarle è difficile, manca sempre un pezzetto.

Ma dal terremoto si riparte con energia nuova.

Hai voglia di un terremoto per quel tuo moroso che non ti piace più, quel lavoro frustrante, quel monolocale stretto, quella casa con i tuoi, quelle serate, quei colleghi, quella storia che davvero ti fa dire: ma perchè? Che senso ha?

E terremoto sia.

Lascia andare le braccia e scuotere la pelle.

Alza il volume.

Pedala in tre su una bici sui ponti di Verona.

Lascia crollare le strutture.

Lascia a terra i pezzi di vetro, ti tagli.

Cambia. Soffia. Girati dall’altra parte.

Non ascoltare nessuno.

Riparti. Non trascurarti. Hai voglia di occhi nuovi.

L’energia entra se lasci lo spazio.

E terremoto sia.

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