Col vento in faccia

Io mi chiamo Alessio e sono nato nel 1981.

Non ne so niente di com’era prima degli anni 80. Non so nulla delle biciclettate del 72 nei centri città.

Non so che cosa voleva dire uscire la sera negli anni di piombo.

Non ricordo Bologna e Vasco Rossi quando cantava Jenny nelle osterie.

Non conosco l’energia della musica di Lucio Battisti e la dignità del cantautorato italiano.

Noi siamo figli degli anni 80, di Uan, della cultura americana, dei consumi, della moda.

Ma poi tu mi fai sentire Ivan Graziani, Amedeo Minghi, Luigi Tenco, e Mia Martini, oh Mia Martini è vita, e sento il profumo dei ciò che saremmo stati.

E allora ti canto un pezzetto di canzone. Un minuto solo. Il testo è bellissimo. E non me ne frega niente se Amedeo Minghi sa un po’ di sfiga e dovrei ascoltare Gotye. Oggi va così.

E non me ne frega niente se tu sei più grande di me perchè il ritornello sale su fino ad un inaspettatissimo Si minore che pure lui se ne frega e se ne sta lì. Disinvolto. Hai capito? Me l’hai detto tu. Disinvolto.

Ecco, oggi stiamo come quel Si minore. Col vento in faccia.

[audio:http://alessiosartore.com/wp-content/uploads/1950-_-cover-_-alessio-sartore.mp3|titles=1950, cover by alessio sartore]

(da iphone o ipad > 1950)

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