Carla è un’illustratrice. Lei disegna.
Carla ha una bella storia di downshifting da raccontare.
Downshifting: quando fai un lavoro che in realtà non ti piace e molli tutto per seguira la tua musa ispiratrice.
Carla ha coraggio.
Carla l’ho conosciuta una sera al Grottino, a Vicenza. Amica di un’amica, Claudia. Pizza, chiacchiere, foglio e matita sul tavolo. Storia di copertina. Storia di Carla.
Carla faceva la grafica web in un’agenzia di comunicazione. Assunta a tempo indeterminato. 8 ore al giorno. Solita strada, solito lavoro. Un impiego sicuro. Ha imparato molto.
Carla voleva fare l’illustratrice. Quindi ha cominciato a lavorare al weekend. O alla sera. E’ un lavoro incerto, costantemente incerto quello dell’illustratrice. Ma è quello che sente.
Carla ad un certo punto ha mollato tutto.
Ora è un’illustratrice di professione. Lavora per grandi editori come Garzanti, Baldini & Castoldi. E per piccoli editori. “Piccoli ma in gamba”, come idce lei. In Italia, Grecia, Inghilterra.
Carla è anche un’amica.
A: Perchè disegni?
C: Perchè la maniera con cui so vivere.
A: Cosa senti quando disegni?
C: Energia. E’ come se seguissi qualcosa. Stai inseguenso un guizzo dell’anima, un’emozione.
A: E tu sei preda o cacciatore?
C: Dipende. A volte i ruoli non sono così chiari. A volte la tua mente non è proprio concentrata. E divaghi un po’. Pensi molto a cose tue. Altre volte ti incazzi perchè sai esattamente cosa vuoi ma per raggiungerla ci metti un po’. Altre invece è lì che ti aspetta come se fossi ad agosto sotto il sole.
A: Tra i tuoi lavori, qual è quello che ti ha più emozionato?
C: Non ce n’è stato uno, ma molti. E sempre in maniera diversa. Ogni volta superi una difficoltà.
A: E cosa senti dopo averla superata?
C: Ti senti sazia, come se avessi mangiato una fetta di torta con la panna.
A: Consiglieresti il tuo lavoro di illustratrice? Quali difficoltà risontri?
C: Lo consiglio solo se ci sarà tanta passione perchè sarà molto il sacrificio.
A: Spiegati meglio
C: Ci vuole tempo per avere una certa mano, tecnica, professionalità. E pazienza. Perchè i “no” sono molti. E gli editori pochi.
A: Carla, hai sempre fatto l’illustratrice o la tua è una storia di downshifting?
C: Avevo cominciato come illustratrice, ma ho dovuto mollare. Non è un lavoro semplice. Non è sicuro. Ho fatto lavori diversi. Grafica web, poi cartacea… Ma poi mi sono decisa. Ho fatto un salto nel buio. Sono tornata a fare quello che più amo e desidero. Disegnare. Fare illustrazione. Mi piace la grafica, la comunicazione. Ma l’illustrazione è altro.
A: Che cos’è?
C: E’ quando lavori il sabato o la domenica. E’ la vita. E’ come vivo e sento la vita.
A: In che senso?
C: E’ un tipo di lavoro che ti condiziona la vita nel bene e nel male. E’ un mondo a sè. Un mondo in cui le relazioni -come ad esempio quella tra editore-illustratore-scrittore- cambiano. O forse è solo la mia passione a farmi vedere le cose con un’altra lente. Come fai a spiegare una cosa che senti, che si spiega solo con una parola: illustrazione.
A: Che cos’è l’illustrazione?
C: L’illustrazione sono mondi. Mondi in un’immagine.
Carla Manea vive a Malo, Vicenza, e ha cominciato a lavorare come illustratrice a 23 anni. Ha vinto concorsi e menzioni d’onore. Tiene un blog e ha un sito con alcuni dei suoi lavori. Carla ama la cedrata Tassoni, il fieno e la luna piena del Trentino.