E se domani

Vuoi aprire un B&B con cucina vegetariana e a impatto zero?

Si può fare.

Vuoi creare un luogo dove artisti possano esprimersi e fare mostre e jam session?

Si può fare.

Vuoi scrivere un libro sulla nutrizione infantile per aiutare a diminuire l’obesità e distribuirlo gratuitamente alle famiglie della tua città?

Si può fare.

Vuoi affittare a 1€ al giorno bici per diminuire il traffico?

Si può fare.

Vuoi creare un vero sistema di car sharing con macchine usate?

Si può fare.

Vuoi creare un sistema di microcredito per i giovani?

Tutto si può fare.

Qual è la situazione: manca lavoro o non ti piace quello che stai facendo quindi sei produttivo al 50%. Siamo giovani e abbiamo idee ma non i soldi per realizzarle.

Domanda: come fare?

Risposta: creiamo un sistema di microcredito.

Perché?

Per innovare, migliorare, riparare.

Da un lato c’è un’idea. Dall’altro la sua realizzazione.

In mezzo c’è il processo di sviluppo.

Per partire serve un capitale.

Per svilupparlo servono le capacità.

Se sei giovane e hai un’idea, magari ottima, non è facile realizzarla per:

– mancanza capitale

– burocrazia

Per la burocrazia c’è poco da fare. La macchina dello Stato è talmente tediosa che conviene farsene una ragione e andare avanti (anzi, stare in fila).

Per il capitale possiamo fare qualcosa: trovare il credito.

Chiamiamolo microcredito.

Microcredito per i giovani.

Come il microcredito per i Paesi in via di sviluppo inventato dal Nobel Muhammad Yunus.

Il microcredito per i giovani chiamiamolo E se domani.

Definiamo il tartget: giovani dai 18 ai 35 anni.

il credito massimo per investitore: 15mila euro.

Questo credito sarà restituito entro x anni (5?) con un y% di interessi (6%?).

Questa è l’idea.

Si può fare.

Servono persone: Tu! che aiutino nei vari ambiti: finanziario, legale, comunicativo etc.

Si può fare.

Siamo giovani.

Abbiamo entusiasmo.

Abbiamo idee.

Non lasciamoci fregare dalla burocrazia e dalla mancanza di soldi.

Della burocrazia ce ne freghiamo. E i soldi? I soldi girano, basta trovare il modo giusto per incanalarli.

Questo non vuole essere un manifesto, ma un punto di partenza.

Partiamo.

Se vuoi appoggiare E se domani con le tue idee e capacità scrivi a alessio.sartore@gmail.com. Siamo all’inizio. Ce n’è da fare.