Non credo nella televisione

Non credo nella televisione.

Cosi comincia il nuovo saggio di Aldo Grasso, Prima lezione sulla televisione (Laterza)

Grasso è un critico televisivo. Scrive sul Corriere. È il migliore, non giriamoci attorno.

Perchè non crede nella tv uno che passa le giornate, gli anni a guardarla?

Questa è l’epoca dell’abbondanza, dice, da tre canali si è passati a tremila reti.

Il consumer è prosumer quindi producer + consumer, è lui a decidere che cosa fare con la tv.

Ma allora scusate un attimo: il palinsesto è tosto, dover scegliere tra tremila canali non è uno scherzo.

Sembra un po’ come andare in pizzeria e trovarsi un menu di sette pagine di pizze.

Finisce sempre che prendi margherita.

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